Primi giorni di scuola, settembre 2012

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Lasciare una realtà conosciuta per affrontarne un’altra dai contorni ancora imprecisi può far nascere timori, resistenze, sensi di inadeguatezza. Se è vero che le paure sono naturali di fronte al cambiamento, allenare i bambini ad affrontare il cambiamento significa fornire loro gli strumenti e possibilità di viverlo al meglio e non di subirlo. Si accoglie dunque per formare, per dare risposte al malessere dei bambini, non nel senso di eliminare gli ostacoli che essi possono incontrare, ma di insegnare loro ad affrontarli e a sperimentare che ciò che fa crescere è l’avventurarsi a scoprire il

nuovo, l’esplorare spazi fisici e mentali diversi, il valorizzare le proprie risorse, l’incontrare e superare i propri limiti. Rispetto alle difficoltà d’inserimento, le reazioni dei bambini non sono sicuramente uguali tra loro; c’è chi non manifesta disagi, chi reagisce con atteggiamenti eccessivamente aggressivi, chi chiede protezione, chi, ancora, si chiude oppure richiama sempre l’attenzione su di sé. In altre parole qualcuno ha gli strumenti e le risorse per cavarsela da solo, ma qualcun altro ha bisogno di tempi maggiori per superare la nostalgia di quanto ha lasciato e sperimentare appieno quanto sta vivendo. E’ fondamentale che nel passaggio dell’inserimento il bambino sia sostenuto dai genitori e dall’ambiente affinché avvenga nel modo più sereno e armonioso possibile e si realizzi così un momento di crescita per il bambino e, indirettamente, per la famiglia.

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