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Teatro in inglese: Le bugie, il lupo e la magia

teatro-ingleseAlle 7.50 gli attori madrelingua sono puntuali davanti alla scuola. Sono affabili, giovani e pieni di energia ed interesse, anche nei con fronti dell’Italia. Toby è londinese, Kelly è di Stratford-upon-Avon e Page è di Liverpool.
    Allestiscono il palco con poster che raffigurano un bosco; si tratta di pannelli fissi che accompagnano tutte e tre le storie rappresentate oggi.  Dal bosco, quasi per magia, affiorano infatti i vari personaggi. Oggi mettono in scena “Pinocchio” per le classi prime e seconde, “The Big Bad Wolf”, per le classi terze, e “Magic in the Attic”, per le classi quarte e quinte.
    I bambini più piccoli arrivano e animano Sant’Eurosia, di cui gli attori inglesi tessono le lodi in quanto teatro perfettamente adeguato alle loro rappresentazioni.
    Sul palco prendono vita Figaro, un gatto, Jiminy, il grillo parlante, e Geppetto. Ecco Pinocchio, creato dal legno, che porta i bambini dentro un’atmosfera avventurosa: al suo primo giorno di vita, viene mandato a scuola da solo con uno zainetto, ma sulla strada incontra Stromboli, che gli promette libri in  cambio di un “puppet show”, di uno spettacolo di burattini. E non diciamo bugie, aveva detto la “Blue Fairy”, la Fata Turchina, perché il naso cresce e cresce. Ma le bugie servono a crescere ed ecco che Pinocchio diventa, grazie all’aiuto della Fata, un “real boy”, un ragazzino vero.
    Lo sfondo scenografico del bosco ospita poi la rappresentazione dedicata alle classi terze. Un improbabile lupo appare sul palco con la coda bruciata: i  tre porcellini lo inseguono! Un lupo “friendly” e assolutamente non spaventoso scappa da loro, pensando che lo vogliano punire. In realtà i porcellini intendono solo chiedergli scusa per il danno che gli hanno causato. Nel cammino il lupo incontra personaggi  famosi di altre fiabe e favole, come Snow white, Biancaneve, Little Red Riding Hood, Cappuccetto rosso, Rapunzel, Goldielocks, Riccioli d’oro, ….Insieme, questo strano gruppo dimostra che l’amicizia convive con differenze di genere e di natura. I bambini vengono coinvolti in attività sul palco, sia i più piccoli che le classi terze.
    Infine, “Magic in the Attic” trasporta in un mondo simile a quello di “Harry Potter”. Una famiglia magica, formata dal papà vampiro, dalla mamma strega e dalla figlia Mabel, una bambina apparentemente impacciata, cantano e recitano davanti ai bambini rapiti. Mabel deve iniziare ad andare a scuola di magia, alla Creepsville School, ma è turbata e nervosa in quanto ancora non conosce i propri poteri magici. Incontra, così, una bulla e un compagno gentile….ma solo un vecchio, polveroso libro le svelerà la sua magia. Ora sa che il suo potere magico è il ballo e come ogni bambino fa durante il proprio percorso scolastico, ella diviene consapevole delle proprie capacità.
    Il canto di Page di Liverpool inonda il teatro di magia. E non è finita qui. Gli attori entrano nelle classi e accompagnano i bambini a giocare in inglese, a divertirsi, ad esprimersi con gioia ed agio. Ma giornata è finita. Al prossimo anno.